Bologna, il vero nemico è il primo tempo: lo dicono i dati. E con l'Inter non puoi permettertelo

Il Bologna si avvicina al big match di Pasqua contro l’Inter con un monito ben chiaro in mente: non sbagliare l’approccio. Vincenzo Italiano, dopo la sconfitta di Bergamo, ha puntato il dito sui primi 25 minuti horror della gara, in cui l’Atalanta ha segnato due reti compromettendo subito l’esito della sfida. Una dinamica già vista in stagione e che i felsinei non possono permettersi di ripetere contro una squadra cinica e letale come quella di Simone Inzaghi.

I numeri parlano chiaro: se il campionato durasse solo 45 minuti, il Bologna sarebbe undicesimo, con appena 16 gol segnati e 17 subiti nei primi tempi. Al contrario, nei secondi tempi, come evidenzia il Corriere di Bologna la squadra emiliana si trasforma: è la migliore della Serie A per rendimento nella ripresa, con 35 reti all’attivo. Una doppia faccia che finora ha funzionato, ma che rischia di diventare letale contro un’Inter abituata a partire fortissimo – come dimostrano i primi tempi contro Udinese, Parma e Cagliari – prima di calare nella gestione del secondo tempo.

Con i nerazzurri reduci dalla battaglia di Champions contro il Bayern e attesi da un tour de force tra Coppa Italia, campionato e semifinale europea, il Bologna dovrà sfruttare ogni possibile vantaggio, anche quello della stanchezza avversaria. Ma tutto passa da un primo tempo all’altezza, senza blackout. Solo così si potrà tenere viva la corsa Champions e magari mettere un freno alla marcia scudetto dell’Inter. Servirà un Bologna concentrato, maturo e continuo per tutti i novanta minuti.