
Bologna, la rinascita di Italiano. Il presente che non fa rimpiangere il passato
È iniziata così, tra incertezze e qualche critica, l'avventura della nuova panchina del Bologna. L'arrivo di Vincenzo Italiano, che ha fatto seguito all'addio di Thiago Motta alla guida della squadra felsinea è stato inizialmente un grande enigma per molti. Lasciare andare l'allenatore che aveva riportato la squadra ad alti livelli europei dopo oltre 60 anni, per iniziare un nuovo progetto con chi a Firenze aveva ottenuto tre finali perdendole tutte.
Era questa la premessa di un campionato che invece sta ancora una volta facendo grande il Bologna. A ripensarci oggi la situazione fa sorridere, e diventa quasi paradossale. Ieri infatti è stato il giorno dell'esonero dello stesso Thiago Motta dalla Juventus, mentre a Bologna si parla di rinnovo per Vincenzo Italiano, legato al club rossoblù fino al 2026 ma con cui lo stesso club vorrebbe già da ora mettere le basi per un percorso duraturo. "Ho accettato la panchina più bollente della Serie A. Tutti mi davano del matto" ha raccontato qualche giorno fa lo stesso Italiano in un'intervista alla Gazzetta dello Sport.
La consapevolezza delle difficoltà c'era tutta ma Vincenzo l'ha affrontata con professionalità, appoggiandosi - come lui stesso ha dichiarato - a una società che gli ha dato da subito fiducia, costruendogli addosso una squadra adatta alla sue esigenze. E Motta? L'allenatore della rinascita non è stato dimenticato, ma oggi a Bologna si vuole guardare avanti. Il futuro dei rossoblù passa da Empoli, dalle prossime partite e, in fondo in fondo, anche dalle idee di calcio ora ben più che assimilate dello stesso Vincenzo Italiano.
Era questa la premessa di un campionato che invece sta ancora una volta facendo grande il Bologna. A ripensarci oggi la situazione fa sorridere, e diventa quasi paradossale. Ieri infatti è stato il giorno dell'esonero dello stesso Thiago Motta dalla Juventus, mentre a Bologna si parla di rinnovo per Vincenzo Italiano, legato al club rossoblù fino al 2026 ma con cui lo stesso club vorrebbe già da ora mettere le basi per un percorso duraturo. "Ho accettato la panchina più bollente della Serie A. Tutti mi davano del matto" ha raccontato qualche giorno fa lo stesso Italiano in un'intervista alla Gazzetta dello Sport.
La consapevolezza delle difficoltà c'era tutta ma Vincenzo l'ha affrontata con professionalità, appoggiandosi - come lui stesso ha dichiarato - a una società che gli ha dato da subito fiducia, costruendogli addosso una squadra adatta alla sue esigenze. E Motta? L'allenatore della rinascita non è stato dimenticato, ma oggi a Bologna si vuole guardare avanti. Il futuro dei rossoblù passa da Empoli, dalle prossime partite e, in fondo in fondo, anche dalle idee di calcio ora ben più che assimilate dello stesso Vincenzo Italiano.
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