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Bologna, scatto della Salernitana per il prestito di Raimondo: ha già lavorato con BredaTUTTO mercato WEB
ieri alle 18:06Serie A
di Raimondo De Magistris

Bologna, scatto della Salernitana per il prestito di Raimondo: ha già lavorato con Breda

Scatto della Salernitana per Antonio Raimondo, centravanti di proprietà del Bologna che nella prima parte di stagione ha vestito la maglia del Venezia. Nelle ultime ore pressing importante del club granata per espressa richiesta di mister Breda che ha già allenato il calciatore classe 2004 lo scorso anno alla Ternana. In questo momento, la società campana è avanti rispetto agli altri club di Serie B interessati.

Sul calciomercato della Salernitana, così s'è espresso negli scorsi giorni il direttore sportivo granata Marco Valentini: "Sono stato cinque mesi in simbiosi con Breda, ho lavorato insieme a lui e ho fatto un solo nome nelle mie interlocuzioni con la proprietà. Loro già lo stavano seguendo e opzionando, è stato dunque naturale e semplice imboccare questa strada. Quanto al mercato, la premessa del mister mi trova d'accordo: qui sembra tutto buio e negativo, ma chi viene da fuori può toccare le corde giuste avendo una pulizia mentale differenza. Il tempo è poco, ma fateci prima mettere piede al campo per valutare la situazione. Magari un cambio di gestione di mentalità possa far bene a qualche calciatore che oggi sembra un buco nero e che magari svolta e ci dà una mano. C'è poi ampia disponibilità da parte della società. A gennaio non si fanno le rivoluzioni, al massimo in estate. Dovremo fare degli aggiustamenti e sappiamo quali sono le lacune della squadra. Non vi comunico il budget, significherebbe dare vantaggi agli altri. E sarebbe inelegante verso la proprietà parlare di cifre. C'è grandissima disponibilità, sistemeremo le cose nei tempi giusti per il bene della Salernitana".


E ancora: "Chi fa questo lavoro non può non partire dal fuoco dentro. Per la carriera, per riscattare esperienze negative, per dimostrare il tuo valore. I giocatori devono essere ovviamente forti, ma estremamente motivati. Non ho mai visto grandi squadre vincere senza un sentimento comune. Per un allenatore è un piacere allenare chi va a duemila, sin dall'approccio nella negoziazione capisci se c'è volontà di sposare la causa o se si pensa anzitutto all'aspetto economico. Voglio sentirmi dire "io ci sono!". Se la Salernitana ha 18 punti i problemi strutturali ci sono. Il reparto offensivo ha bisogno di un attaccante che faccia gol, interverremo in quel reparto lì. Ma parlare di calma non vuol dire prendere tempo o dilazionare la cosa. In estate l'errore lo puoi riparare, a gennaio devi essere un bravo chirurgo. Valuteremo i discorsi tattici, oltre che caratteriali e tecnici. Prenderemo la persona, o le persone, giuste. Interverremo, questo è chiaro. E' un mercato particolare, devo essere chirurgo bravo e responsabile. Non ho questo diktat. Sono nel calcio da 20 anni, ritengo che vendere per acquistare dovrebbe essere il modus operandi normale per ogni squadra di calcio. E questo ragionamento non vale per la Salernitana, visto che in questa fase ci sono priorità. Io ritengo però che il calcio non debba essere visto come una azienda atipica, nella quale si buttano i soldi o si bruciano finanze. Io devo fare i conti con i numeri e ne vado orgoglioso".