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Lucescu: "Un tecnico bravo al momento è Simone Inzaghi. Sa farsi amare dai calciatori"
Parte oggi il nuovo formato della Champions League, un girone unico a 36 squadre, tra cui 5 italiane, ma non potranno esserci "derby" nella prima fase. Oltre alle big di Serie A notoriamente coinvolte, dopo 60 anni di astinenza ci sarà anche il Bologna, che esordirà domani contro lo Shakthar Donetsk tanto caro a Mircea Lucescu, avendolo allenato dal 2004 al 2016. Proprio il tecnico rumeno, uno dei più titolati al mondo, è stato intervistato dai taccuini del Corriere dello Sport in occasione di questo incrocio.
"Se so che lo Shakhtar gioca in Champions League domani a Bologna? Lo so, lo so, e potrei anche essere allo stadio. Mi piacerebbe, essendo in Italia in questi giorni. L’Ucraina è il mio secondo Paese, per tanti motivi. Perché quello che sta succedendo ti unisce, te lo porti dentro, lo vivi con un’emozione indescrivibile, con un’angoscia che non ti abbandona mai. Poi perché quando fai questo mestiere e vinci anche un piccolo villaggio ti sembra il più bello del mondo. Pensa allora come possa vedere io l’Ucraina dove ho vinto sia con lo Shakhtar che con la Dinamo. Che mi hanno dato la forza di restare, nonostante tutto, perché quella non è solo la gente dell’Ucraina, è la mia gente, quelli non sono solo i miei calciatori, sono anche miei figli".
Toccando invece con mano e osservando più da vicino gli allenatori che più lo hanno colpito, Lucescu non ha perso tempo nel fare un nome su tutti: "Per me gli allenatori bravi sono quelli che rimangono tanto tempo in una squadra e allora in questo momento ti dico Simone Inzaghi, che sa fare bene il suo mestiere, sa farsi amare dai propri calciatori e sa anche mantenere sempre i toni bassi e una grande educazione".
"Se so che lo Shakhtar gioca in Champions League domani a Bologna? Lo so, lo so, e potrei anche essere allo stadio. Mi piacerebbe, essendo in Italia in questi giorni. L’Ucraina è il mio secondo Paese, per tanti motivi. Perché quello che sta succedendo ti unisce, te lo porti dentro, lo vivi con un’emozione indescrivibile, con un’angoscia che non ti abbandona mai. Poi perché quando fai questo mestiere e vinci anche un piccolo villaggio ti sembra il più bello del mondo. Pensa allora come possa vedere io l’Ucraina dove ho vinto sia con lo Shakhtar che con la Dinamo. Che mi hanno dato la forza di restare, nonostante tutto, perché quella non è solo la gente dell’Ucraina, è la mia gente, quelli non sono solo i miei calciatori, sono anche miei figli".
Toccando invece con mano e osservando più da vicino gli allenatori che più lo hanno colpito, Lucescu non ha perso tempo nel fare un nome su tutti: "Per me gli allenatori bravi sono quelli che rimangono tanto tempo in una squadra e allora in questo momento ti dico Simone Inzaghi, che sa fare bene il suo mestiere, sa farsi amare dai propri calciatori e sa anche mantenere sempre i toni bassi e una grande educazione".
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