Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloternanaturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / bologna / News
Pellegri su Camarda: "È un giocatore di grande prospettiva. Un consiglio? Ascoltare le persone che gli vogliono bene"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
sabato 23 novembre 2024, 13:48News
di Lorenzo De Angelis
per Milannews.it

Pellegri su Camarda: "È un giocatore di grande prospettiva. Un consiglio? Ascoltare le persone che gli vogliono bene"

Intervistato questa mattina dai taccuini de La Repubblica, l'ex Milan Pietro Pellegri ha parlato della sua rinascita ad Empoli, di Francesco Camarda, della sua esperienza in rossonero e di tanti altri temi legati alla sua carriera. Questi alcuni estratti del suo intervento. 

Dopo il Monaco, il Milan: rifarebbe quella scelta?
"Sinceramente, già allora non ero convintissimo. Volevo tornare in Italia ma preferivo un’altra squadra. Al Milan ho comunque portato avanti il mio percorso di formazione: ero nello spogliatoio con Ibrahimovic e Giroud, ho imparato tanto su come allenarmi in modo professionale. Ho una cartella piena di insegnamenti e di esperienze. Tornassi indietro, però, non rifarei quella scelta".

Il più giovane esordiente di sempre ora è Camarda. Un consiglio?
"Ho visto la sua gara da titolare col Cagliari, è un giocatore di grande prospettiva, ha qualità. Gli direi di divertirsi e ascoltare le persone che gli vogliono bene. Saranno le più sincere con lui". 

Come ci si sente a esordire così giovani?
"Fu un premio per la scuola calcio del Genoa, dove ho iniziato a 8 anni. Quando arrivai allo stadio col pullman avevo le farfalle nello stomaco. Poi in campo si dimentica tutto. Le 48 ore successive ero euforico ma le persone giuste accanto a me mi tenevano con i piedi per terra. Mio padre, mia madre".