Il Bari di Catuzzi, 18 anni fa scompariva il tecnico. Da Iorio a De Trizio: i ricordi
Il Bari di Catuzzi. Leggendario e nella memoria di tanti tifosi biancorossi. Oggi La Gazzetta del Mezzogiorno ha intervistato alcuni protagonisti di quell'epoca, nell'ambito dell'anniversario della morte di Catuzzi avvenuta diciotto anni fa. "Con Enrico fu subito feeling, una persona eccezionale sul piano umano e un tecnico di alto livello. Ognuno di noi sapeva cosa fare in tutte le situazioni di gioco. L’obiettivo era creare quelli che lui chiamava “imbuti”. Se gli avversari ci finivano dentro, e accadeva quasi sempre, per noi era facile pressare. E diventava molto meno dispendioso. Sul piano della capacità di dare un’impronta di gioco lo metto sullo stesso piano di Eriksson e Liedholm". Lo ha detto Iorio, ex legatissimo ancora ai colori biancorossi.
"Tutti ne parlano come un innovatore ma per noi ragazzi che arrivavano dal Bari Primavera non era così. Sapevamo già tutto delle sue idee e la zona non era materia sconosciuta. Catuzzi puntava molto sulla tattica, ricordo le partitine a tema durante la settimana. Voleva un calcio organizzato e anche ragionato", ha rimarcato un altro artefice niente male di quella cavalcata, Giorgio De Trizio.