Longo: "Complimenti di LDL? Li vorrei alla fine. Contento di Novakovich. Vi spiego quali sono gli obiettivi"
Moreno Longo, tecnico del Bari, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa prima del match contro il Cittadella. Queste le sue parole.
Sulle parole del presidente e le motivazioni: "I complimenti del presidente vorrei riceverli alla fine. Durante fanno piacere, ma contano quelli alla fine, dove si vedrà la riuscita buona o meno del lavoro. Io cerco di aiutare i ragazzi in questo, il merito va a loro. Tramite la loro disponibilità, agevolano il nostro stimolo. È difficile motivare esternamente le persone, servono motivazioni interiori importanti. Questo gruppo dal primo giorno mi ha dimostrato questo. I giudizi arriveranno sul lungo, nel calcio non c'è quasi mai memoria".
Su Novakovich: "Sono molto contento del lavoro di Novakovich. È un ragazzo che al di là delle sue qualità, dà il 110%. È disponibile, è un attaccante atipico perché fa due fasi veramente con grande facilità. Al di là dei gol, aiuta la squadra costantemente e ti permette di lavorare sempre. La fase difensiva coinvolge tutti, e fa la differenza avere attaccanti che diano una mano. Ciò è molto importante".
Sugli obiettivi: "Speravo di mettere un punto, ma ci ritorno senza problemi. Qui c'è unità di intenti. In fatto di obiettivi, ribadisco che oggi il Bari se avesse 5/6 punti in più dall'ottava, potremmo pensare ai playoff. Avendo dieci squadre in 3/4 punti, manteniamo i piedi per terra. Forse eravamo penultimi quando ho fatto quelle dichiarazioni. Questo percorso è migliorato, ma dobbiamo guadagnarci la possibilità di stare in una fascia alta. Io posso dire quello che voglio, ma alla fine parla il campo. Il presidente dice una cosa sacrosanta: con qualche punto lasciato per strada e la classifica, non si può dire il contrario. Non sono qui per vivacchiare, sono ambizioso. Lavorerò giorno e notte per i playoff, ma poi il percorso ci dimostrerà quella che sarà la nostra realtà. Lavoreremo duro per questo sogno, ma sappiamo di dover stare molto attenti a questo campionato che bene conosciamo".
Sul filotto di prossime partite: "Nel calcio il momento decisivo è sempre. Adesso ce ne sono 7, poi arriva febbraio. Noi di conseguenza dobbiamo ragionare partita per partita e cercare di arrivare a marzo dove i giochi sono ancora aperti. Questo dobbiamo fare, se no ogni volta diventa un esame. È controproducente giocare ogni volta con la pressione di avere il momento decisivo. Il mio pensiero è questo".