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Il Bari e la VAR: una protagonista, nel bene e nel male. Ieri, col Cosenza, storie teseTUTTO mercato WEB
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com
Oggi alle 20:00In Primo Piano
di Armando Ruggiero
per Tuttobari.com

Il Bari e la VAR: una protagonista, nel bene e nel male. Ieri, col Cosenza, storie tese

Nel match di ieri in casa, contro il Cosenza, il Bari ha dato sfoggio di una grande prova corale. Dopo un primo tempo equilibrato, risolto da un gol di Pucino, nella ripresa la partita è cambiata rapidamente. Durante un calcio d'angolo del Bari è arrivato il primo episodio chiave: Lella, a palla lontana, ha dato una gomitata, successiva probabilmente a una provocazione, a un difensore del Cosenza. E qui è entrato in gioco un protagonista, ricorrente, in queste prime giornate per i biancorossi: la VAR.Gli arbitri addetti hanno richiamato Marchetti al monitor che ha, successivamente, espulso il prodotto barese. Il Bari si è difeso strenuamente sino al secondo episodio chiave: mani in area di Saco, su un tentativo di cross, ancora non ravvisato dall'arbitro di Ostia. Che poco dopo è stato richiamato nuovamente e ha concesso il rigore, non proprio netto. Questi due episodi hanno inevitabilmente segnato il match e compromesso la vittoria dei biancorossi.

L'intervento della tecnologia è stato ricorrente sin dalla seconda giornata, a Modena: dopo il vantaggio biancorosso arriva il primo episodio chiave. Triangolo in area barese tra Mendes e Palumbo, con Obaretin che interviene sul pallone e chiude l'azione. L'arbitro è di altro avviso e concede il rigore. Successivamente la VAR corregge questa situazione, richiamando Scatena al monitor, che prontamente annulla il rigore. Sul finale di primo tempo la storia sì ripete: intervento pericoloso di Vicari su Gliozzi in area, non ravvisato dall'arbitro. Poco dopo l'arbitro viene richiamato e la sua decisione cambia: rigore per il Modena, poi trasformato da Palumbo.

Terza giornata, altro giro, altra corsa: il match è Bari-Sassuolo. Dopo un pessimo primo tempo dei biancorossi, i neroverdi rimangono, giustamente, in dieci. Nel secondo tempo il Bari prova l'assalto e si vede prima annullare un gol per fuorigioco e poi un secondo al minuto 70: Manzari scambia con Lasagna e poi in caduta serve Novakovich, che insacca. L'arbitro inizialmente concede il gol, ma dopo un check della VAR lo annulla per un presunto fallo di mano di Manzari. Il Bari, nel finale riuscirà comunque a pareggiare.Alla quarta giornata, in trasferta contro la Samp, sono altri due gli episodi incriminati: al 10' Lasagna si invola verso la porta e Vulikic lo falcia. Maresca non concede nulla, sebbene il fallo sia evidente. L'arbitro napoletano viene poi richiamato e concede fallo al Bari e rosso al difensore doriano per fallo da ultimo uomo. Al minuto 31 la storia si ripete: calcio di punizione per il Bari, spizzata di Mantovani ed evidente fallo di mano di Bereszynski, ancora non ravvisato dal direttore di gara. Serra ferma nuovamente il gioco e lo richiama, ancora una volta, davanti allo schermo. Maresca non può far altro che concedere il rigore.

Giornata successiva, il Bari è di scena in casa contro il Mantova. Al 14', dopo un tiro di Lella, Pezzuto concede rigore per un tocco di braccio. Richiamato dalla VAR, l'arbitro leccese nota che il braccio era attaccato al corpo e toglie il rigore ai biancorossi. Nella ripresa altro episodio dubbio: Benali supera Trimboli e si invola, ma il lombardo lo stende. L'arbitro immediatamente estrae il rosso, ma la punizione sembra eccessiva. Richiamato ancora una volta esamina l'azione decine di volte, confermando poi il rosso.Si arriva poi alla giornata di ieri, contro il Cosenza, di cui abbiamo già parlato.

Sette giornate intense per i biancorossi e intense anche dal punto di vista arbitrale.