La fascia senza braccio. Addio a Di Cesare, Maita in bilico: urge una scelta

Durante la giornata di ieri Valerio Di Cesare è stato celebrato ancora una volta dalla piazza e dalla città di Bari con la consegna delle chiavi da parte del sindaco uscente Antonio Decaro. È stato l’ennesimo gesto di un amore totale, incondizionato e ricambiato tra l’ex capitano e la città che lo ha accolto prima come un figlio e poi come una guida quasi spirituale. Si schiudono per lui ora le porte della dirigenza, con l’apprendistato con Giuseppe Magalini che è pronto a decollare.

Sarà un’assenza enorme quella di Valerio al centro della difesa del Bari. Ancor di più – se è possibile – lo sarà nello spogliatoio, nel campo e sugli spalti. Di Cesare ha incarnato per anni il vero senso della parola Capitano, vestendo i panni del leader, del trascinatore, del supereroe. Quello che sai che, finché è in campo, non può succedere nulla di male. Ha onorato la fascia che ha portato al braccio dal primo all’ultimo giorno e andrà per sempre ringraziato.

Per tutta questa serie di ragioni la scelta del nuovo capitano dovrà essere oculata e opportuna. Guai a sbagliare la scelta di una figura che, alla prova dei fatti, è ancora assolutamente decisiva. L’indiziato numero uno a rilevare la fascia di Di Cesare è Mattia Maita. Nelle ultime ore e negli ultimi giorni, però, si inseguono i rumors che lo vorrebbero lontano da Bari. Sono diversi i club interessati al numero 4 biancorosso, con il Cesena del suo mentore Mignani in testa.

Maita sembra avere le stigmate per ricoprire quel ruolo così importante, ma prima andrà fatta chiarezza sul suo futuro e capire se, dopo l’ultima stagione, Mattia se la sente di proseguire in biancorosso. Qualora non fosse così i principali indiziati diventerebbero Maiello e Vicari, profili esperti e affezionati ai colori.