TUTTO mercato WEB
Prandelli: "Atalanta candidata scudetto, lo penso da mesi. Tutto deriva dall'Europa League"
L'Atalanta è veramente da scudetto? È questa la domanda che si sta ponendo chiunque di fronte all'ottava vittoria di fila ottenuta dalla banda di Gasperini, tra tutte le competizioni, nell'ultima uscita in cui ha sbancato l'Olimpico 2-0 con De Roon e Zaniolo. Per provare a rispondere al quesito è stato intervistato dai taccuini della Gazzetta dello Sport Cesare Prandelli, ex tecnico della Fiorentina e della Nazionale italiana.
"L'Atalanta è una candidata allo scudetto, lo penso da mesi. In cosa è migliorata negli anni? La capacità di soffrire. Nel ciclo Gasperini, l’Atalanta è sempre stata bella da vedere, con momenti di calcio sopraffini. Ma quando non riusciva a esprimersi al massimo, difficilmente portava a casa i tre punti", ha riflettuto l'allenatore italiano di 67 anni. "In questi mesi, invece, i nerazzurri hanno vinto partite sporche, in cui magari la prestazione è stata meno esaltante. L ’ultima è stata a Roma l’altro giorno, ma anche contro Monza e Udinese, per fare due esempi, l’Atalanta non è stata bella, bensì efficace. Prima la sensazione era quella di un gruppo che provava – e sottolineo provava - a vincere, divertendo e divertendosi. Oggi, invece, è una squadra che ha un solo obiettivo: vincere".
Un infuso di consapevolezza nei propri mezzi scattato proprio la scorsa stagione: "Io credo tutto derivi dalla coppa alzata a maggio. Vincere l’Europa League, per giunta dominando in finale contro una squadra (Leverkusen ndr) imbattuta in tutto il resto della stagione, ha dato una consapevolezza enorme a tutto il gruppo. La Dea adesso sa di essere forte, di avere le carte in regola per giocarsela. Sì, anche per lo scudetto".
"L'Atalanta è una candidata allo scudetto, lo penso da mesi. In cosa è migliorata negli anni? La capacità di soffrire. Nel ciclo Gasperini, l’Atalanta è sempre stata bella da vedere, con momenti di calcio sopraffini. Ma quando non riusciva a esprimersi al massimo, difficilmente portava a casa i tre punti", ha riflettuto l'allenatore italiano di 67 anni. "In questi mesi, invece, i nerazzurri hanno vinto partite sporche, in cui magari la prestazione è stata meno esaltante. L ’ultima è stata a Roma l’altro giorno, ma anche contro Monza e Udinese, per fare due esempi, l’Atalanta non è stata bella, bensì efficace. Prima la sensazione era quella di un gruppo che provava – e sottolineo provava - a vincere, divertendo e divertendosi. Oggi, invece, è una squadra che ha un solo obiettivo: vincere".
Un infuso di consapevolezza nei propri mezzi scattato proprio la scorsa stagione: "Io credo tutto derivi dalla coppa alzata a maggio. Vincere l’Europa League, per giunta dominando in finale contro una squadra (Leverkusen ndr) imbattuta in tutto il resto della stagione, ha dato una consapevolezza enorme a tutto il gruppo. La Dea adesso sa di essere forte, di avere le carte in regola per giocarsela. Sì, anche per lo scudetto".
Altre notizie
Ultime dai canali
juventusPacifici: "La violenza sugli arbitri ha assunto contorni insostenibili"
atalantaQui Zingonia: notiziario del 4 dicembre
atalantaSerie C / Padova-Atalanta, le formazioni ufficiali
napoliKiss Kiss - Meret, avanza trattativa per il rinnovo. Marotta spettatore interessato
milanVIDEO MN - Ecco la maglia dei portieri del Kit Celebrativo per i 125 anni del Milan
fiorentinaIMPALLOMENI A RFV, Dura sostituire Bove. Frendrup...
sassuoloVerso Sassuolo Sampdoria: neroverdi subito in campo dopo la Coppa. Due recuperi per Sottil
interPuò nascere l'Inter del futuro? Oaktree sorride
Primo piano