Jack Bonaventura tra passato e futuro: dall'Atalanta all'Al Shabab, sognando la panchina
Giacomo Bonaventura ripercorre con affetto i suoi primi passi nel calcio professionistico, avvenuti con la maglia dell'Atalanta ai microfoni del Corriere di Bergamo. "Ero felicissimo di essere a Bergamo, mi sentivo a casa con i tifosi e l'ambiente," racconta il centrocampista, sottolineando come il club orobico abbia avuto un ruolo cruciale nella sua crescita, non solo come giocatore, ma anche come uomo. "L'Atalanta aveva necessità di vendere i suoi giovani, e quando arrivò l'opportunità di trasferirmi in una grande squadra, tutti concordammo che fosse la scelta giusta."
IL MILAN: UN SOGNO CHE DIVENTA REALTÀ
Nel 2014, il passaggio al Milan rappresenta una svolta importante nella carriera di Bonaventura, un colpo di scena che lo porta a vivere momenti indimenticabili. "Ricordo il giorno della firma con Percassi, in pochi minuti trovammo l'accordo. Era un sogno che si avverava." Nonostante le difficoltà incontrate, il centrocampista ha sempre dato il massimo, contribuendo con la sua esperienza e dedizione.
FIRENZE E IL DESIDERIO DI UNA VITTORIA
Dopo sei anni a Milano, l'approdo alla Fiorentina segna un nuovo capitolo della sua carriera. Bonaventura non nasconde il rammarico per non essere riuscito a vincere un trofeo con la Viola, nonostante le tre finali disputate. "Volevo rimanere e lottare per conquistare qualcosa di importante, ma sentivo di aver dato tutto e ho deciso di provare una nuova esperienza."
L'ARABIA SAUDITA: UNA NUOVA AVVENTURA CON L'AL SHABAB
La chiamata dell'Al Shabab ha rappresentato l'opportunità di misurarsi con un nuovo calcio e una nuova cultura. "Volevo cominciare la preparazione in tempo e qui mi hanno subito accolto a braccia aperte. Sentivo il bisogno di un cambiamento e questa esperienza mi sta piacendo molto." L'idea di proseguire ancora uno o due anni in Arabia Saudita è concreta, ma il futuro rimane un'incognita.
RITORNO IN ITALIA? UN'IPOTESI REMOTA
A 34 anni, Bonaventura non esclude nulla, ma è consapevole delle difficoltà di un eventuale ritorno in Serie A. "I giocatori della mia età spesso non vengono più considerati allo stesso modo. Non penso di tornare, ma mai dire mai."
UN FUTURO IN PANCHINA?
Guardando oltre la carriera da calciatore, l'idea di diventare allenatore prende sempre più piede. "Ho imparato tanto nel calcio e quando smetterò di giocare mi prenderò del tempo per riflettere su questa possibilità." Un percorso che potrebbe riportarlo in Italia sotto una nuova veste, con la stessa passione di sempre.
Dall'Atalanta all'Al Shabab, passando per Milan e Fiorentina, Bonaventura ha vissuto un percorso ricco di emozioni e successi. Con la sua umiltà e determinazione, guarda al futuro con la stessa voglia di migliorarsi che lo ha sempre contraddistinto.