L’Atalanta e il filo conduttore tedesco: tre tappe, una squadra rinata
Il legame tra l’Atalanta e la Germania si è intrecciato in modo curioso in questa stagione, diventando un simbolo del cammino di rinascita della squadra di Gasperini. Il primo capitolo si apre ad Amburgo, contro il St. Pauli, in una gara di preparazione che segnava uno dei momenti più difficili dell’estate nerazzurra. La sconfitta, accompagnata dal dramma dell’infortunio a Scamacca e dai tormenti di mercato, rappresentava il punto più basso di una fase iniziale complicata.
La seconda tappa, a Gelsenkirchen contro lo Shakhtar, racconta una squadra che iniziava a ritrovare fiducia. Un netto 3-0 e una prestazione solida segnavano l’inizio della risalita. Infine, il terzo volto della Germania: la vittoria per 2-0 a Stoccarda, simbolo di una squadra trasformata, capace di dominare in campo europeo con autorità.
LA DIFESA CHE NON CONCEDE NULLA
L’Atalanta - approfondisce L'Eco di Bergamo - si presenta come una delle squadre più solide di questa Champions League, con zero gol subiti in quattro partite. Un risultato ottenuto non solo grazie al lavoro dei difensori – da Hien a Kossounou, passando per l’instancabile Carnesecchi – ma anche grazie a un’organizzazione di squadra impeccabile. La fase difensiva inizia dagli attaccanti, con un pressing alto che limita le iniziative avversarie, e trova nei centrocampisti, come de Roon ed Ederson, dei veri pilastri.
Contro lo Stoccarda, anche la squadra tedesca, nota per il suo elevato numero di tiri in Champions, ha trovato pochissimi spazi, dimostrando la solidità e l’organizzazione dell’Atalanta.
ATTACCO EFFICACE, ZANIOLO SI SBLOCCA
Se la difesa è impenetrabile, l’attacco nerazzurro non è da meno. Il gol di Zaniolo contro lo Stoccarda è il simbolo di un reparto offensivo che funziona grazie alla qualità e al sacrificio. Lookman, De Ketelaere e Retegui lavorano in armonia, creando spazi e occasioni. Lo stesso Retegui, pur non ancora a segno in Europa, dimostra il suo valore con un lavoro costante per la squadra.
Mercoledì sera, il primo gol nasce dall’intercetto di Kossounou e dall’assist magistrale di De Ketelaere per Lookman, mentre il secondo vede Zaniolo sfruttare al meglio un’occasione concessa dalla difesa avversaria. È una squadra che sa coinvolgere tutti i reparti nel gioco offensivo, rendendola imprevedibile e pericolosa.
MAROTTA ELOGIA IL MODELLO ATALANTA
Il successo dell’Atalanta non passa inosservato. Al termine della partita dell’Inter contro l’Arsenal, Beppe Marotta ha elogiato apertamente l’organizzazione del club bergamasco e il lavoro di Luca Percassi. «Un esempio per molti altri club italiani», ha dichiarato, sottolineando l’efficacia di un progetto che combina gestione oculata e ambizione.
UNO SGUARDO AL FUTURO
L’Atalanta è ora al 9° posto nella classifica di Champions, a soli due punti dall’accesso diretto agli ottavi. Con le prossime sfide contro Real Madrid e Barcellona, il percorso si complica, ma la squadra ha dimostrato di saper affrontare qualsiasi avversario con personalità. L’obiettivo resta chiaro: continuare a crescere, consolidare la posizione in Europa e sognare in grande.
IL PROSSIMO CAPITOLO? FORSE UN’ALTRA GERMANIA
Dopo Amburgo, Gelsenkirchen e Stoccarda, il legame tra l’Atalanta e la Germania sembra ancora tutto da scrivere. Chissà che la finale di Monaco di Baviera non possa rappresentare un nuovo, incredibile capitolo di questa storia. Ma, come direbbe Gasperini, meglio pensare una partita alla volta.