Retegui show a Venezia: "Il pallonetto? Istinto, ma è merito della squadra"

Dopo la vittoria per 2-0 dell’Atalanta sul campo del Venezia, Mateo Retegui si conferma come uno degli uomini del momento. Autore di un gol splendido che ha messo al sicuro il risultato, il centravanti della Nazionale ha raccontato le sensazioni del match ai microfoni di DAZN, l'importanza del gioco di squadra e il suo obiettivo personale nella corsa per il titolo di capocannoniere. Nonostante la sua vena realizzativa, Retegui ha preferito elogiare i compagni e i tifosi per la loro dedizione e supporto. Ecco quanto evidenziato da TuttoAtalanta.com 

Mateo, sei stato premiato come il miglior giocatore della partita. Raccontaci di quel gol: hai pensato subito al pallonetto quando sei andato verso il pallone o è stata una decisione istintiva?
"Quando ho visto il portiere uscire, non ci ho pensato troppo. È stato un gesto istintivo. Certo, penso sia un bel gol, ma è soprattutto il frutto del lavoro di squadra. Abbiamo creato molte occasioni e, anche se ne ho sbagliate alcune, sono davvero felice perché questa vittoria è fondamentale per noi."

Sei attualmente il capocannoniere del campionato. Stai pensando a questo traguardo personale, considerato che segni praticamente un gol a partita?
"È sicuramente un obiettivo personale che mi piacerebbe raggiungere, ma quello che conta di più è la squadra. Dobbiamo continuare su questa strada, giocando un calcio di qualità e puntando ai posti alti della classifica. Voglio anche ringraziare i nostri tifosi che sono venuti a sostenerci oggi, questa vittoria è dedicata a loro."

Mateo Retegui, con la sua umiltà e determinazione, dimostra di essere non solo un grande finalizzatore, ma anche un giocatore capace di dare il giusto peso al lavoro di squadra. Il gol contro il Venezia è l’ennesima conferma del suo talento, ma anche della crescita di un’Atalanta che sogna in grande. Con Retegui in questa forma, le ambizioni europee della Dea diventano sempre più concrete, e il titolo di capocannoniere non è solo un sogno personale, ma anche il simbolo di un gruppo che punta in alto.

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