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Ascoli in crisi di gioco e risultati: un fallimento annunciato ma non tutto è perduto
Oggi alle 09:00Primo Piano
di Tutto Ascoli Redazione
per Tuttoascolicalcio.it

Ascoli in crisi di gioco e risultati: un fallimento annunciato ma non tutto è perduto

Mercato disastroso, ora tocca a Di Carlo dare una precisa identità alla squadra

L'Ascoli è in piena crisi di risultati e di gioco. La vittoria manca ormai da tempo, l'Ascoli ha perso le ultime tre partite consecutive e addirittura le ultime tre partite consecutive in casa, cosa che non accadeva da 11 anni e che potrebbe proseguire (non ce lo auguriamo) anche contro il Perugia. Il risultato è che l'Ascoli si trova ormai a ridosso della zona playout con 8 punti conquistati, gli stessi del Pineto. Una situazione che rischia anche di diventare drammatica. Tutto questo chiaramente ha fatto scatenare ancora di più la rabbia dei tifosi che hanno pesantemente contestato squadra e società dopo la sconfitta di Terni e non sono mancate le polemiche con la risposta ottimista del patron Pulcinelli. Non ci soffermiamo su questo, ma su come l'Ascoli sia arrivato a questo punto.

RETROCESSIONE - Sicuramente le scorie della retrocessione sono ancora nella squadra e si vedono, eccome se si vedono. L'Ascoli non è mai riuscito a digerire la discesa in B, soprattutto i tifosi che hanno vissuto prima una stagione di totale sofferenza, poi un estate dove Pulcinelli sembrava dover lasciare il club, cosa che non è mai avvenuta. Non sono mancati però gli errori sul mercato che sono la causa principale di questo fallimento.

CARRERA SCELTA SBAGLIATA - La prima mossa sbagliata è stata quella di confermare Massimo Carrera. Non ce ne voglia l'ex allenatore bianconero, ma la sua riconferma dopo la retrocessione è subito sembrata a tanti una decisione sbagliata. L'anno prima non era stato confermato Breda che invece la salvezza l'aveva ottenuta. Tutto sembra girare al contrario. Carrera non era riuscito a sollevare l'Ascoli nella parte finale di stagione e come poi è andata a finire lo sappiamo tutti.

MERCATO FALLIMENTARE - Dopo la conferma di Carrera, l'Ascoli decide di affidarsi a Emanuele Righi per il mercato. Sono arrivati giocatori importanti come Corazza e Varone che probabilmente con la C centrano ben poco. Righi ha cercato di costruire una squadra basandosi sul 343 o 433, moduli utilizzati da Carrera. Serviva un centrocampista da affiancare a Varone, ma Righi ha deciso di puntare sui giovani. Bando ha ricevuto la fascia di capitano nelle prime uscite, ha sentito la pressione e poi si è perso. Bertini e Campagna ancora devono affermarsi in Serie C. Serviva un giocatore di categoria che non è arrivato. Colpo di scena l'arrivo di Tremolada, un trequartista che poco aveva a che fare con i moduli di Carrera, tanto da mandare l'allenatore in confusione. Con Di Carlo la musica non cambiata. C'è un nuovo modulo che sbilancia fortemente l'Ascoli che in mezzo al campo e dietro invece fa enorme fatica. Il solo Varone non può tirare la carretta e si è visto subito. La difesa come reparto fa acqua da tutte le parti. Insomma, un disastro totale che parte da un mercato spesso osannato come ottimale ma che si sta rivelando un vero e proprio disastro.

LE SOLUZIONI - Nessuno ha la bacchetta magica, nemmeno Di Carlo che però deve soprattutto lavorare sulla testa dei giocatori che non hanno fiducia e consapevolezza dei propri mezzi. Serve dare una precisa identità alla squadra, aspetto sul quale è venuto meno Massimo Carrera e che invece Di Carlo deve assolutamente raggiungere come traguardo. Poi il mercato di gennaio sarà importante per andare a riparare i danni fatti durante l'estate.