Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloternanaturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

…con Roberto Goretti

…con Roberto GorettiTUTTO mercato WEB
© foto di claudia.marrone
martedì 25 aprile 2023, 00:00A tu per tu
di Alessio Alaimo

Due volte in Serie C, due promozioni. Dieci anni fa a Perugia (e nel mezzo tante stagioni importanti in biancorosso e l’anno scorso una salvezza miracolosa a Cosenza), quest’anno con la Reggiana. Roberto Goretti nonostante la giovane età è tra i direttori sportivi più competenti del panorama italiano. Il dirigente parla per la prima volta dopo la promozione della Reggiana e lo fa in esclusiva a Tuttomercatoweb.

Direttore, promosso dalla C alla B con il Perugia dieci anni fa e adesso con la Reggiana. Le differenze?
“Come tutte le vittorie sono entrambe bellissime. Con il Perugia fu un’impresa straordinaria; partimmo con il quinto budget della categoria. Tenemmo 7-8 giocatori della stagione precedente e vincemmo mettendoci alle spalle squadre importanti. Fu una grande vittoria. Quest’anno invece è stato completamente diverso: avevamo due avversari, Entella e Cesena. Partivamo con il terzo budget della categoria e una rosa già costruita nella stagione precedente. E infatti ci tengo a condividere con il mio predecessore, Tosi, questo successo”.

L’anno scorso ha centrato una salvezza a Cosenza. Perché ha sposato il progetto Reggiana in C?
“A Cosenza è stata una stagione straordinaria, incredibile. La prima settimana di agosto avevamo cinque giocatori sotto contratto. Ho scelto Reggio Emilia perché vedevo la possibilità di creare un progetto a lungo termine. Ho accettato questa sfida sapendo di avere un’unica possibilità per migliorare la stagione precedente: fare sì che la Reggiana arrivasse prima. Non era facile inserirsi in un contesto dove c’erano calciatori che erano già dentro e in meccanismi collaudati. Ci sono voluti mesi di rodaggio con la squadra e il mister. Ritenevo Reggio una grandissima sfida”.

C’è stato un momento che Diana è stato a rischio?
“Forse al momento del mio arrivo, ma poi non è mai stato in discussione. Il nostro rapporto è stato ricco di turbolenze nella fase iniziale. Poi quando abbiamo trovato la quadra, ho apprezzato una persona con un obiettivo chiaro e le sue convinzioni. Diana e il suo staff sono stati bravi. Non fai tutti quei punti per caso”.

La Reggiana ripartirà da lei e da Diana?
“Intanto dobbiamo goderci questa vittoria. È giusto così. Quando si arriva primi bisogna godere della vittoria senza fare proclami adesso e guardare troppo più in là”

Il Presidente Salerno ha detto che lei ha centrato un obiettivo su tre…
“Il presidente quando abbiamo iniziato questo percorso mi ha chiesto tre cose: la prima, cioè la promozione, l’abbiamo centrata; la seconda era la riduzione degli stipendi e alla fine dei conti pagando il premio promozione abbiamo raggiunto la stessa cifra dell’anno scorso; per quanto riguarda il ringiovanimento l’età media dell’undici iniziale è scesa di tre anni. Abbiamo tanti giocatori che hanno un’età avanzata ma sono stati la nostra fortuna perché pur giocando poco il loro valore ha fatto la differenza”.

Tra le sue scoperte c’è Djamanca Varela che stava prendendo al Cosenza e poi ha preso alla Reggiana.
“È uno di quei ragazzi che ha avuto l’opportunità venendo da squadre meno blasonate di mettersi in mostra. E non è poco. A Reggio Emilia puoi fare calcio. Vedremo le evoluzioni”.

Ha una dedica per questa promozione?
“A Reggio ed alla sua gente. Alla nostra proprietà che incarna i valori della città stessa. E al mio amico Giuliano Fiorini che vent’anni fa mi convinse a firmare dalla Serie A per riportare in serie B la Reggiana raccontandomi dell’ importanza e della tradizione di questo club”.

Semifinale di Champions: sarà una sfida tutta italiana.
“Il nostro calcio sta facendo i passi giusti verso il resto d’Europa e questo ci permette di avanzare a livello europeo. Siamo bravi ad ottenere risultati. Abbiamo molte squadre di A in Europa, vuol dire che stiamo facendo un buon lavoro”.

Due sue ex squadre, Perugia e Cosenza, si giocano la salvezza.
“Il Perugia è la squadra del mio cuore. Tifo per il Perugia. Per quanto riguarda il Cosenza vedo un percorso importante nell’ultimo periodo e mi è piaciuto l’atteggiamento da squadra”.

Oltre Frosinone e Genoa: chi vede per la A?
“La Serie B è sempre un campionato indecifrabile, bello. Bisoli ha fatto un’annata pazzesca, straordinaria. Dopo queste stagioni la panchina d’Argento gli va assegnata ad honorem. Per la promozione se la giocheranno Parma, Cagliari e Bari. Ho visto Parma-Cagliari, è stata una bellissima partita”.

Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile