L'avversario - Possesso palla, il gioco sugli esterni e il rischio che il Napoli accetta di correre

Sarà il Napoli di Calzona ad affrontare la Roma domani alle 18:00

POSSESSO PALLA – I campani, come noto, stanno attraversando una stagione molto particolare e complicata, con tre allenatori diversi e tante difficoltà in campionato. Gli azzurri prediligono avere il controllo del pallone: costruiscono dal basso con i due centrali e l’abbassamento di un centrocampista, in particolare Lobotka, abile a far girare palla nello stretto e rapidamente.

LE FASCE – Tramite scambi nello stretto e ricerca del terzo uomo, il Napoli cerca di eludere la pressione avversaria. La palla viene poi scaricata spesso sulla fascia, dove è sempre presente un uomo molto largo con altri due pronti a intervenire per dare supporto, in modo da formare un triangolo per risalire il campo dagli esterni.

OSIMHEN – Un’alternativa al giropalla è l’immediata verticalizzazione per l’attaccante nigeriano, bravo a venire incontro per addomesticare il pallone e scaricare per uno dei compagni che gli gravitano attorno. Osimhen preferisce però essere servito in profondità e può essere letale quando attacca la porta, ma ha tutte le caratteristiche per venire incontro e cucire il gioco.

UNO CONTRO UNO – Inoltre, il Napoli può creare superiorità con il semplice uno contro uno, disponendo di esterni offensivi entrambi molto abili nel saltare l’uomo, come Kvaratskhelia e Politano.

IMMEDIATA RIAGGRESSIONE – Portando molti calciatori nella metà campo avversaria, il Napoli può permettersi di riaggredire immediatamente l’avversario, una volta persa palla. È quello che gli uomini di Calzona fanno regolarmente.

SCOPERTI IN CONTROPIEDE – Occupando stabilmente la metà campo avversaria, e provando a recuperare subito il pallone, il Napoli accetta il rischio di scoprire il fianco al contropiede avversario. Quando la prima linea di pressione viene superata, si possono aprire delle autostrade verso la porta campana.