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Dai conti fino a Ibrahimovic, i rischi del Milan nonCONTEnto. Se Cardinale ascolta i tifosi…TUTTO mercato WEB
giovedì 16 maggio 2024, 00:00Editoriale
di Franco Ordine
per Milannews.it

Dai conti fino a Ibrahimovic, i rischi del Milan nonCONTEnto. Se Cardinale ascolta i tifosi…

Nell’ultimo intervento pubblico, Gerry Cardinale è stato chiarissimo. Ha dettato: “I nostri partner sono i tifosi e prendo molto sul serio questa cosa. In Italia va presa molto sul serio e io lo faccio”. A voler pensare male, verrebbe da chiosare, lo si è capito al volo a proposito dei primi contatti avuti con Lopetegui il quale è stato velocemente “bocciato” dai tifosi, i cui umori, trasmessi da Milano negli Usa, hanno evidentemente fatto cambiare idea a tutto il management di casa Milan. Adesso ci fanno sapere che niente di deciso era stato raggiunto con lo spagnolo e, a giudicare dalla sequenza dei fatti, è andata esattamente così. Se avessero firmato con Lopetegui, ora non avrebbero più potuto fare marcia indietro. Meglio così, viene da aggiungere. La scelta del prossimo allenatore del Milan però non è ancora di pubblico dominio. Il fatto che ogni giorno spuntino nuovi candidati e profili inediti ne è la conferma plastica. Credo però che sia utile e costruttivo in questa sede esaminare quali sono i rischi di un profilo capace di moltiplicare lo scetticismo attuale che si registra presso la tifoseria.

Non c’era bisogno dell’intervista resa da Stellini a TeleLombardia per capire che Antonio Conte sarebbe arrivato di corsa a Milanello e che tutti i luoghi comuni (“chiede mercato ricco, manderebbe via Leao, etc”) sul suo conto sono stati spazzati via dal collaboratore principale del tecnico leccese. Non voglio sostenere la tesi del “o Conte o morte” ma mi limito a enunciare i rischi del mancato sì al tecnico pugliese. Comincio col primo di natura economica: con Conte al Milan, il Napoli rimarrebbe spiazzato e dovrebbe esaminare un altro candidato, magari Pioli così esonerando il Milan dal pagargli lo stipendio (intero) della prossima stagione. Passiamo al secondo: Conte al Napoli è in grado di rilanciare subito un team che quest’anno non è mai stato competitivo e sarebbe in grado di lottare quasi subito per i primi posti. Il terzo è quello più pittoresco: se fate un referendum tra i tifosi interisti e un sondaggio segreto presso gli uffici del club neroazzurro scoprireste che l’arrivo di Conte a Milanello verrebbe vissuto con particolare preoccupazione.

Vediamo adesso lo scenario senza Conte. Con l’arrivo di mister X, a meno di una scelta a sorpresa, quali possono essere le conseguenze? Uno: persino a dispetto di un calcio-mercato mirato si avrebbe di sicuro un numero inferiore di abbonati mentre l’afflusso a San Siro dipenderebbe dai primi risultati della squadra allestita. Due: al primo pareggio deludente o addirittura alla prima sconfitta inattesa, monterebbe il clima di sfiducia con effetti viziosi sul team che, ricordiamolo, il prossimo anno perderà un paio di leader dello spogliatoio, Kjaer e Giroud, esponendo gli altri protagonisti a gravi responsabilità. Tre: la scelta, non suffragata da risultati, porterebbe a perdere la fiducia, fin qui tutta poggiata sulla sua carriera da calciatore, nei confronti di Zlatan Ibrahimovic il quale non si è mai esposto in pubblico e ha solo pubblicato una foto con la scritta “vision and mission” per tentare di rassicurare. Non si governa il Milan con una foto! È vero invece che deve completare l’inserimento nel nuovo ruolo ma deve farlo in fretta perché il calcio non aspetta nessuno. Nemmeno Ibra. Di recente Costacurta ha espresso sul suo conto un rilievo da condividere: secondo l’ex rossonero attuale commentatore di Sky avrebbe dovuto spingere i più esperti del gruppo ad andare davanti alla tv per spiegare il motivo degli insuccessi incassati contro la Roma e nei derby e non invece lasciare la parola alle seconde linee.