Allegri: il progetto continua
Dopo un tira e molla andato avanti per settimane, finalmente arriva la decisione sul futuro della panchina del Milan, resta Massimiliano Allegri, almeno per un altro anno, poi si vedrà. Un segnale di continuità, un progetto che prosegue con il livornese come guida tecnica per una squadra che ha praticamente visto nascere.
La decisione spacca il popolo rossonero, da un lato gli allegriani convinti, uniti a chi, pur non amando il toscano a 360°, non ha mai visto in Clarence Seedorf (stante la sua inesperienza) un’alternativa valida; dall’altro chi in questi anni non ha lesinato critiche alle scelte ed al gioco espresso dal Conte Max e non aspettava altro che un vento di cambiamento sulla panchina.
Il tempo dirà se la scelta sia stata quella giusta, di certo c’è che Massimiliano Allegri potrà dare un seguito al duro lavoro che, nella stagione appena conclusa, ha portato il diavolo dall’inferno dello smantellamento estivo sino al terzo posto conquistato a Siena. L’acciuga avrà ancora l’opportunità di lavorare con quel gruppo che l’ha sostenuto lungo tutta la stagione, ergendosi a scudo dell’allenatore per i risultati nella prima parte di stagione, frapponendosi fra il livornese e le critiche (presidenziali e non) nel finale dell’annata.
Allegri continuerà nel progetto di ringiovanimento del Milan, proverà a far conciliare i risultati con il pareggio di bilancio, l’imperativo, dopo un anno di necessaria transizione, tornerà ad essere la vittoria, l’obiettivo sarà, irrimediabilmente quando si siede sulla panchina del diavolo, lo scudetto, prima ancora la qualificazione alla fase a gironi di Champions League.
Il gruppo è con il livornese.
Tanti i giocatori che gli devono qualcosa, da El Shaarawy a De Sciglio, da Constant a Niang. Molti i ragazzi che con lui hanno un rapporto idilliaco, da Montolivo a Pazzini, da Mexes al bad boy Balotelli il quale ha riferito di trovarsi benissimo con il toscano.
Il Conte Max conosce questa squadra, l’ha plasmata, ne ha fatto un gruppo compatto, capace di raggiungere un obiettivo che ad inizio stagione sembrava inarrivabile, potrà proseguire sulla strada intrapresa e dare seguito ad un progetto che è stato impostato sul medio-lungo termine (compatibilmente con le esigenze, sempre dal profilo piuttosto elevato, di ambiente e popolo). Un Milan che investe ancora su Massimiliano Allegri, una scelta nel segno della continuità, che s’incentra su un allenatore vero e proprio, meno filosofo di altri colleghi, ma sicuramente in grado di insegnare calcio, di forgiare una squadra vera, un tecnico più che un motivatore per una squadra che, trovata un’anima, ha bisogno di un gioco all’altezza delle aspettative e, soprattutto, delle sue potenzialità.