ESCLUSIVA Radiosei - Reja sicuro: "Questa Lazio può centrare la Champions. Guarin che rimpianto..."
Ai microfoni di Radiosei torna a parlare di Lazio Edy Reja, tecnico che in due stagioni e mezza è riuscito a portare i biancocelesti dalla zona retrocessione ad un passo dalla Champions. Apertura sul momento non felicissimo della squadra di Petkovic: “Può capitare di avere un calo, dopo una gara di grande intensità come quella in Germania. Ci sono certe partite in cui i giocatori non sono lucidi, successe anche a me lo scorso anno a Siena, dove ne presi 4. I biancocelesti fino ad oggi hanno giocato su altissimi ritmi, quindi ci può stare nell'arco del campionato un attimo di pausa. L'importante è non drammatizzare il momento, questa è una squadra che nei momenti di difficoltà ha sempre tirato fuori il meglio, pertanto credo possa riprendersi e già qualcosa di diverso lo vedremo domani”. Si può paragonare quello che sta accadendo oggi nella seconda parte di stagione, con quello che accadde lo scorso anno con Reja: “A me a questo punto lo scorso anno mancavano 5-6 giocatori, la situazione è completamente diversa, oggi ci sono due giocatori per ruolo. Io qualche difficoltà l'ho avuta a volte anche nel mettere in campo gli undici, la Lazio di adesso ha un potenziale diverso, anche perchè c'è Floccari in avanti e Kozak con un anno in più e può dare una mano. L'anno scorso abbiamo fatto qualcosa di davvero importante, poi lo sapete io ci sono rimasto molto male di non aver centrato la Champions che era alla nostra portata, ma gli infortuni non ci hanno aiutato”. Nel periodo di flessione l'anno scorso non aiutò il mercato di gennaio, cosa simile è accaduta quest'anno: “Lotito voleva fare un paio di operazioni, ma non è riuscito a centrarle. Mi viene male, vedere Guarin adesso all'Inter, quando io lo avevo chiesto, pensiamo un giocatore di quel livello nella Lazio attuale, cosa poteva eventualmente valere. Io penso che la Lazio sia comunque al di la del mercato di gennaio oggi competitiva, a me andarono via Cisse e Sculli e non avevo tanti altri che oggi ci sono, quindi qualche difficoltà l'ho avuta. Questa rosa quest'anno può centrare benissimo la Champions, che mi auguro e spero arrivi”. La scorsa stagione il ritorno di Europa League fu molto particolare per Reja: “L'unico rimpianto che ho di Atletico Madrid – Lazio è essere andato in Spagna all'osso, con cinque primavera, con grandissimi problemi dal punto di vista fisico.
Febbraio e Marzo sono stati due mesi difficili, qualche problema c'è stato”. L'ex tecnico biancoceleste, parla anche del brutto intervento di Matuzalem su Brocchi in Genoa – Lazio: “Matu queste entrate le faceva anche in allenamento, quando gli si chiude la vena queste cose le fa, ma non penso l'abbia fatto apposta. Mi dispiace per Brocchi che stava recuperando, spero possa tornare, ma non c'era una guerra a distanza tra i due”. Kozak fatica a trovare continuità: “Nel mio periodo avevo detto di lasciarlo andare in prestito per farlo giocare, ma questa cosa non è stata considerata, perchè non sai mai che valore può darti. Non l'ho potuto utilizzare spessissimo perchè ha avuto problemi fisici, ma nel finale di stagione con l'infortunio di Klose ha giocato parecchio. Ha bisogno comunque di trovare continuità e avere un campionato sulle gambe”. Fotografando il campionato di oggi, Zeman con il suo calcio totale è stato esonerato, Stamaccioni è sotto la Lazio, Petkovic ha un punto in meno della squadra di Reja, questa può essere considerata una vittoria per il calcio del tecnico goriziano, considerato vecchio: “Quando ero a Napoli, ho avuto difficoltà nel primo anno di A, dove ho messo la difesa a tre, in un annata più che buona. Anche a Roma quando sono venuto tutti mi dicevano che la difesa a tre era sintomi di calcio vecchio, ma alla fine ci siamo salvati. Oggi Stramaccioni gioca a tre, Montella idem, il Napoli uguale. In base alla squadra, in base alle caratteristiche si fanno le valutazioni, si deve essere offensivi, ma serve equilibrio”. Mister Reja a Roma ha sicuramente lasciato un bel ricordo: “Devo ringraziare veramente tutti, perchè di Roma ho un po' di nostalgia. Il lavoro di tre anni si vede e questo mi gratifica, questa Lazio sta giocando alla grande e il merito è di Petkovic, ma il lavoro è stato fatto precedentemente, questa è una squadra costruita nel giro di due anni”.