ESCLUSIVA Santa Cruz ad un passo, il padre: Lotito ha parlato con Roque, la Lazio sarebbe una destinazione ideale... ma "le società stanno ancora trattando"
Chiuso da gente del calibro di Carlos Tevez (che aveva inoltrato, ritirandola poi, una richiesta di cessione alla società), Emanuel Adebayor (anche lui desideroso di cambiare aria), Jo, David Silva e Mario Balotelli, non c’è stato momento da agosto a questa parte in cui Roque Santa Cruz non abbia “maledetto” il giorno in cui non ha potuto lasciare Manchester e il City. E si che la società ha fatto il possibile per sfoltire al massimo al rosa: Craig Bellamy è andato a svernare al Cardiff City (il club della sua infanzia), Clayton si è trasferito al Leeds, Robinho ha scelto il Milan, mentre Caicedo si è accomodato al Levante. Ma questo non ha impedito a Roberto Mancini (che pure aveva dato il via libera per la cessione dell’attaccante paraguayano già l’estate scorsa) di non prendere mai Roque in considerazione. Dall’inizio del campionato ha giocato soltanto 24 minuti in Premier contro il Birmingham (0-0 il 13 novembre) e il 22 settembre in trasferta sul campo del West Brom di Di Matteo (partita persa 2-1, peraltro Roque fu rilevato anche da David Silva all’80’). L’ultima partita in cui ha lasciato il segno risale a 373 giorni fa: con una doppietta contribuì al successo per 4-3 contro il Sunderland. Partita che però segnò l’esonero di Mark Hughes, e conseguentemente la sua esclusione dai piani del nuovo tecnico. L'altro gol con la maglia del City l'ha realizzato a Londra contro il Fulham (aprì le marcature nella gara vinta 2-1).
Per capire meglio come si sta muovendo la Lazio, abbiamo contattato in esclusiva il padre del giocatore, Aproniano Santa Cruz: “Mio figlio Roque è in Paraguay per trascorrere le festività con la famiglia. In questo momento è vero: per lui la strada al Manchester City è chiusa dalle alternative che l’allenatore ha in attacco. Non è un mistero d'altronde che non riesca a trovare spazio”. Si è parlato del Getafe, ma la Lazio alla fine dovrebbe avere la meglio. “Lotito, che già diverse volte aveva dimostrato interesse nei confronti di Roque, ha chiamato mio figlio, ci ha parlato, e gli ha chiesto se fosse stato disposto a trasferirsi a Roma alla Lazio. In questo momento, da quel che mi risulta, le due società stanno trattando”. La Lazio quindi sarebbe una destinazione ideale per Santa Cruz? “Si, in questo momento la Serie A potrebbe essere una buona occasione per rilanciarsi ed esprimere il suo potenziale”.
L’operazione però, checché ne dica Wikipedia inglese che dà l’affare già per concluso (in prestito), è fattibile al 50% perché ci sono delle problematiche nella trattativa: diversi soggetti che rappresentano sia il City che il giocatore infatti si stanno “frapponendo”. La Lazio sta tentando di mettere tutti d’accordo. Santa Cruz piace da tempo a Lotito e, a quanto pare, l’importo degli emolumenti (2/2,5 milioni di euro) sarebbe diviso in parti uguali tra City e Lazio. La società di Mansour bin Zayed Al Nahyan quindi sarebbe disposta a metter mano al portafogli, pagando così metà dello stipendio del giocatore. Poi a giugno si vedrà: il diritto di riscatto è stato fissato a 3 milioni di euro.
Il prestigio di Santa Cruz è innegabile: con il Bayern ha vinto 5 volte il campionato, 4 volte la coppa di Germania, è stato campione d’Europa e del Mondo, ma ha 29 anni e non gioca una partita intera da un bel po’. Insomma, le incognite esistono. Con questa operazione Lotito si sente di aver trovato la famosa punta di peso che serviva nello scacchiere di Reja, ma tra Almeida e Klose alla fine la Lazio resta con il cerino in mano (e non certo per la statura di Santa Cruz). Peraltro è bene che il club biancoceleste mantenga dei rapporti cordiali con il Manchester City, ma l’equazione ci sembra piuttosto impari: Kolarov è giovane, prestante, e in rampa di lancio, mentre Garrido è arrivato infortunato, e Santa Cruz giungerà a Roma senza la forma adeguata. Speriamo di sbagliarci…