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La verità di Allegri: "Io usato come parafulmine". Perché s'è sentito tradito da Giuntoli
"Per fortuna tra poco questa situazione sarà conclusa". Il 'Corriere della Sera' oggi in edicola raccoglie alcune confessioni di Massimiliano Allegri, tecnico della Juventus che mercoledì sera dopo la vittoria della Coppa Italia è stato protagonista di uno show tutto personale che l'ha portato nella giornata di ieri a un passo dall'immediato esonero.
Per lui la seconda avventura sulla panchina della Juventus finirà comunque entro fine mese, ma Allegri dopo la vittoria della Coppa Italia è esploso perché da un anno e mezzo si sente non compreso dalla società. Lo scorso anno riuscì tra mille vicende giudiziarie riuscì a concludere il campionato tra le prime quattro, poi la penalizzazione fece il resto: "È stato un miracolo concludere la stagione con quella classifica", il pensiero di Allegri che dopo si sarebbe aspettato la permanenza di Manna o l'arrivo dell'amico Giovanni Rossi dal Sassuolo. E invece nell'estate 2023 arriva Cristiano Giuntoli.
Toscani entrambi, non potrebbero essere più diversi. A gennaio, ad esempio, Allegri aveva chiesto un centrocampista pronto, uno tra Bonaventura e Pereyra. Per tutta risposta ha ricevuto in dono l’infortunato Djalò e Carlos Alcaraz. Nei giorni successivi, dopo la sconfitta contro l'Inter, Cristiano Giuntoli incontra Motta a Floriano: Allegri lo intuisce e avrebbe gradito maggiore chiarezza dal suo direttore, una chiarezza che non c'è mai stata. Giuntoli in tv parla del suo allenatore e lo sostiene, mentre in privato evita l'argomento.
Allegri rivendica di aver lavorato per tutto il girone di ritorno completamente delegittimato di fronte allo spogliatoio. "Quest’anno sono stato io il parafulmine,
vediamo chi lo sarà nella prossima stagione".
Per lui la seconda avventura sulla panchina della Juventus finirà comunque entro fine mese, ma Allegri dopo la vittoria della Coppa Italia è esploso perché da un anno e mezzo si sente non compreso dalla società. Lo scorso anno riuscì tra mille vicende giudiziarie riuscì a concludere il campionato tra le prime quattro, poi la penalizzazione fece il resto: "È stato un miracolo concludere la stagione con quella classifica", il pensiero di Allegri che dopo si sarebbe aspettato la permanenza di Manna o l'arrivo dell'amico Giovanni Rossi dal Sassuolo. E invece nell'estate 2023 arriva Cristiano Giuntoli.
Toscani entrambi, non potrebbero essere più diversi. A gennaio, ad esempio, Allegri aveva chiesto un centrocampista pronto, uno tra Bonaventura e Pereyra. Per tutta risposta ha ricevuto in dono l’infortunato Djalò e Carlos Alcaraz. Nei giorni successivi, dopo la sconfitta contro l'Inter, Cristiano Giuntoli incontra Motta a Floriano: Allegri lo intuisce e avrebbe gradito maggiore chiarezza dal suo direttore, una chiarezza che non c'è mai stata. Giuntoli in tv parla del suo allenatore e lo sostiene, mentre in privato evita l'argomento.
Allegri rivendica di aver lavorato per tutto il girone di ritorno completamente delegittimato di fronte allo spogliatoio. "Quest’anno sono stato io il parafulmine,
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