Juve, Carvalho sembra Vieira: l'assalto bianconero al mediano del futuro
Difficile assimilarlo a qualche giocatore del passato, William Carvalho sembra dotato di tutte le potenzialità per lasciare il segno nel futuro del calcio europeo. La provenienza, del resto, è una garanzia: lo stadio Alvalade si è dimostrato nel corso degli anni una fucina di assoluta qualità per quanto riguarda talenti di classe sgrezzati e lanciati nel top del calcio mondiale, ed anche in questo caso è lo Sporting Lisbona ad avere impresso il proprio stemma sul futuro professionale di questo classe 1992 che piace alle big.
Nato in Angola a Luanda, William Carvalho si sposta in terra Lusitana da giovanissimo dando il là ad una carriera giovanile che lo porta a vestire le maglie dell’ Algueirão e del Mira Sintra prima di approdare solo tredicenne alla cantera dei Leoni.
Dal 2005 al 2011 vengono affinate le sue qualità di mediano di corsa e piedi nobili, caratteristiche che lo mettono in luce anche nel momento del suo esordio tra i professionisti.
Il debutto si verifica nell’aprile del 2011 nel match contro il Vitoria di Setubal, e dopo 19 presenze con cui inizia ad assaggiare il calcio che conta.
Il passo successivo sono la doppietta di prestiti dapprima in patria al Fatima, e poi alla prestigiosa scuola calcio belga del Cercle Brugge in cui William Carvalho apprende i segreti della tattica e migliora le sue prestazioni implementando le sue qualità rispetto a quelle gentilmente offerte da madre natura.
Il rientro alla base è la conseguenza naturale, così come l’affermazione a tutti i livelli di un talento su cui mezza Europa, Juve compresa, ha messo gli occhi addosso.
187 cm di muscoli e due polmoni inesauribili fanno da contorno a buona visione di gioco e piedi malleabili. Un mediano che sa giocare, rarità nel calcio attuale come in quello passato.
Alla Juve il compito di anticipare la concorrenza.