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VUCINIC ENTRA E CAMBIA LA PARTITA, ESORDIO COL BOTTO PER ASAMOAH, LA DIFESA INVECE BALLATUTTO mercato WEB
© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport
sabato 11 agosto 2012, 17:30Il pagellone dei campioni
di Paolo Mulas
per Tuttojuve.com

VUCINIC ENTRA E CAMBIA LA PARTITA, ESORDIO COL BOTTO PER ASAMOAH, LA DIFESA INVECE BALLA

BUFFON 6,5
Sui due gol subiti non ha colpe, anzi prima della rete di Cavani si supera in uscita sull’uruguaiano che poi lo fulmina in seconda battuta. Attento e reattivo sulle altre insidiose conclusioni dei napoletani.

LUCIO 5
Dalla sua parte agisce Cavani, sicuramente un pessimo cliente che in troppe occasioni supera il difensore brasiliano con facilità. Ancora imballato ha sicuramente qualche responsabilità sulla prima rete subita della squadra.

BONUCCI 5
Sollevato dall’assoluzione nel processo sportivo il difensore laziale è invece colpevole sulla rete di Pandev. Il suo maldestro tentativo di disimpegno spiana la strada al gol del macedone, ed un altro errore di concentrazione rischia invece di agevolare Cavani.

BARZAGLI 6
Tra i tre della difesa è sicuramente quello più sicuro e che rischia di meno. Un suo destro dal limite sfiora la rete all’inizio dei tempi supplementari.

LICHTSTEINER  6
Soprattutto nel primo tempo lo svizzero è quasi un attaccante aggiunto; spinge molto sulla sua fascia di competenza  ed è protagonista nelle azioni più pericolose. Nella seconda frazione appare più in affanno e lascia dunque spazio a Padoin.

Dall’89° PADOIN 6
Meno ficcante di Lichtsteiner pensa più che altro a difendere ed a mantenere gli equilibri della squadra.

VIDAL 7
Un po’ in ombra inizialmente, ingabbiato nei pochi spazi che vengono concessi a centrocampo. Esce poi alla distanza prima col preciso assist per la rete di Asamoah e poi battendo con freddezza De Sanctis dagli 11 metri. Col Napoli in inferiorità numerica il cileno poi ha vita facile soprattutto quando decide di attaccare.

PIRLO 6,5
Non è ancora al top della condizione ma quando la palla finisce tra i suoi piedi è come metterla in cassaforte. Si procura punizioni in serie e prova ad innescare i compagni con lanci precisi. Propizia l’autorete di Maggio scodellando un calcio da fermo che manda fuori causa De Sanctis.

MARCHISIO 6,5
Nel primo tempo fa solo le prove generali per i suoi ormai famosi inserimenti ed al 102° ha ancora la forza e lucidità per uno splendido controllo e per un assist al bacio che Vucinic trasforma nella rete del definitivo 4 a 2.

ASAMOAH  7
Una fisicità dirompente quella dell’esterno ghanese, che come un toro semina il panico nella fascia sinistra grazie alle sue possenti incursioni. Ma non solo di quantità si vive e lo dimostra come un bellissimo gesto tecnico, un sinistro al volo che sorprende De Sanctis e regala il primo pareggio alla Juve. Sicuramente un esordio da incorniciare per l’ex Udinese.

MATRI 5
Si sbatte senza troppo fortuna ma non riesce mai ad incidere sulla partita. Giostra troppo lontano dalla porta e soffre la fisicità dei difensori azzurri.

Dal 46° VUCINIC 7
Entra e cambia la partita dimostrando che la scelta di lasciarlo fuori non era forse propriamente azzeccata. Pronti e via e colpisce subito una traversa a De Sanctis battuto, poi supera ancora il portiere napoletano che poi però riesce a rimediare in compartecipazione con Cannavaro. Si procura il rigore, poi trasformato da Vidal, ed il suo gol nei supplementari è la ciliegina su una grande prestazione.

GIOVINCO 6
Le qualità tecniche non si discutono ma accende la luce soltanto a sprazzi e non sempre trova il compagno giusto con cui dialogare. La sua velocità crea però numerosi pericoli ed in tante occasioni viene fermato solo con le cattive.


Dal 116° GIACCHERINI S.V.
Solo pochi minuti a disposizione per l’esterno toscano.


CARRERA 7
Sostituisce in panchina Antonio Conte e lo fa nel migliore dei modi conducendo la Juventus alla vittoria nel primo trofeo ufficiale della stagione. Sorprende la scelta (sicuramente non solo sua) di lasciare fuori Vucinic, mentre la linea difensiva appare eccessivamente alta in alcune occasioni. Sempre in piedi sotto la pioggia trascina la squadra fino all’ultimo secondo.