Musso, dal mercato di gennaio a eroe per caso. Ma ha deciso l'addio in estate

Juan Musso è arrivato a Bergamo per 20 milioni. Nessun portiere è mai stato pagato neanche lontanamente una cifra del genere, all'Atalanta. Per questo l'asticella si è alzata quando è stato prelevato dall'Udinese, con aspettative in pieno stile Donnarumma. Così ai primi errori - errorini - c'è stato qualche mugugno, fino a diventare un lamento abbastanza udibile. Questo per due stagioni di fila, con l'argentino che non sembrava dare la giusta sicurezza al reparto, tanto che in qualche partita gli è stato preferito Marco Sportiello, specialmente alla fine della stagione scorsa, quando il portiere era vicino allo svincolo e con un contratto in scadenza.

Questo per capire come Musso abbia già deciso il suo futuro: vuole andare via e giocare da titolare. A gennaio c'è stata l'opportunità Galatasaray, che poi ha deciso di non affondare il colpo, così come il Nottingham Forest. L'Atalanta del resto voleva più di dieci milioni per cederlo a titolo definitivo, mentre un prestito poteva essere un problema perché poi sarebbe ritornato, probabilmente come ulteriore problema.

Invece quello che sembrava essere un azzardo si è trasformato in una mossa geniale. Gasperini ha scelto lui come portiere di Europa League, dagli ottavi in poi. Sporting, Liverpool, Olympique Marsiglia: sembra un girone di Champions, passato con tre vittorie, due pareggi e una sola sconfitta, indolore, con i Reds. Musso si è rilanciato e avrà certamente molte pretendenti. Il Torino, per esempio. Ma non è scontato che non possa sperare anche in un club più blasonato: qualche sbavatura c'è stata (anche ieri), ma nelle uscite sembra davvero un altro portiere. Fra i pali, invece, è sempre stato molto affidabile.