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Hellas Verona, Baroni: "Tre punti fondamentali, ma dobbiamo ancora salvarci"
Marco Baroni, allenatore dell'Hellas Verona, ha commentato ai microfoni di Sky il successo per 2-1 ottenuto sulla Fiorentina: "I minuti finali sono stati tosti, difficili. Loro avevano messo giocatori come Kouamé, che sovrastava a livello fisico Tchatchoua, io ho detto alla squadra di evitare di far arrivare la palla in area di rigore. Però devo dire che avevano speso tantissime energie: sono quei minuti che diventano difficili nella gestione, ma la squadra è stata brava, è rimasta compatta e ha avuto capacità di sacrificarsi nei minuti finali, nel non concedere disattenzioni e non concedere niente".
Dopo il pareggio della Fiorentina siete stati bravi a reagire. Che sapore ha questa vittoria?
"È una vittoria importante, i punti adesso sono fondamentali. Noi in settimana abbiamo preparato bene la partita: la Fiorentina è una squadra forte e Italiano ha fatto un lavoro straordinario. Se gli lasci il palleggio e ti abbassi, contro una squadra che ha anche giocatori in grado di tirare, rischi. Siamo stati bravi ad andare a prenderli alti, ad accettare la parità numerica, riducendo al minimo le loro potenzialità offensive. È stata questa la chiave della partita, finché abbiamo avuto le energie per farlo. I ragazzi sono stati bravi e voglio ringraziare ancora oggi il pubblico: c'è un transfert di energia bellissima dai tifosi ai giocatori".
Tanti suoi colleghi dicono che ci vuole tempo per inserire i giocatori, lei in poche ore ha gestito una squadra rivoluzionata a gennaio. Non dobbiamo credere agli altri allenatori?
"No, è chiaro che sarebbe bello avere tempo, lo dico sempre. Però noi il tempo non ce l'abbiamo e noi qui a Verona, dopo quello che è successo, dovevamo bruciare le tappe. Serviva solo lavoro e credere nel lavoro, dovevamo essere bravi io e lo staff a trovare le soluzioni, dovevamo essere concentrati sull'immediato. Però devo dire che tanto ce l'hanno messo questi ragazzi, anche i nuovi che sono stati bravi a calarsi nella nostra realtà, calcistica e non. Ancora non abbiamo fatto niente, serve questo spirito di oggi: non avere paura, nella vita quando hai due strade se fai un passo indietro diventa dura".
Dopo il pareggio della Fiorentina siete stati bravi a reagire. Che sapore ha questa vittoria?
"È una vittoria importante, i punti adesso sono fondamentali. Noi in settimana abbiamo preparato bene la partita: la Fiorentina è una squadra forte e Italiano ha fatto un lavoro straordinario. Se gli lasci il palleggio e ti abbassi, contro una squadra che ha anche giocatori in grado di tirare, rischi. Siamo stati bravi ad andare a prenderli alti, ad accettare la parità numerica, riducendo al minimo le loro potenzialità offensive. È stata questa la chiave della partita, finché abbiamo avuto le energie per farlo. I ragazzi sono stati bravi e voglio ringraziare ancora oggi il pubblico: c'è un transfert di energia bellissima dai tifosi ai giocatori".
Tanti suoi colleghi dicono che ci vuole tempo per inserire i giocatori, lei in poche ore ha gestito una squadra rivoluzionata a gennaio. Non dobbiamo credere agli altri allenatori?
"No, è chiaro che sarebbe bello avere tempo, lo dico sempre. Però noi il tempo non ce l'abbiamo e noi qui a Verona, dopo quello che è successo, dovevamo bruciare le tappe. Serviva solo lavoro e credere nel lavoro, dovevamo essere bravi io e lo staff a trovare le soluzioni, dovevamo essere concentrati sull'immediato. Però devo dire che tanto ce l'hanno messo questi ragazzi, anche i nuovi che sono stati bravi a calarsi nella nostra realtà, calcistica e non. Ancora non abbiamo fatto niente, serve questo spirito di oggi: non avere paura, nella vita quando hai due strade se fai un passo indietro diventa dura".
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