Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / fiorentina / Notizie di FV
LA NOTTE DELLA REDENZIONE E IL "PALO SANTO" DI NZOLATUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
venerdì 3 maggio 2024, 10:00Notizie di FV
di Alessandro Di Nardo
per Firenzeviola.it

LA NOTTE DELLA REDENZIONE E IL "PALO SANTO" DI NZOLA

Nelle ultime settimane si è fatto un gran parlare della sfortuna e dell'imprecisione sotto porta della Fiorentina, caratteristiche riassunte al meglio da un dato mostruoso, quello dei 27 pali colpiti in stagione da Nico e compagni. Ieri sera è arrivato il 28esimo legno in stagione, il più bello di tutti. Perché il palo colpito da Nzola al 91' altro non è che una sponda per la ribattuta vincente dello stesso Nzola, una seconda chance data dal destino che, stavolta, ha sorriso ai viola. E così, l'annata della Fiorentina, impantanata anche e soprattutto per questione di centimetri, può svoltare grazie a un palo.

Paradosso. Succede tutto il contrario di tutto, o meglio di quello che era successo da agosto ad oggi, nella serata del Franchi. Succede che un esterno (Riccardo Sottil) tacciato da sempre di difettare in continuità segna per la prima volta in carriera due reti su azione in due gare consecutive; succede che un attaccante (Andrea Belotti) con la media-gol di un terzino destro trovi un guizzo dalle riminiscenze del centravanti che fu a Torino; succede, infine, che un subentrato (M'bala Nzola) passi nel giro di pochi minuti da corpo estraneo al gruppo a fulcro di un abbraccio che vale più di tutto quanto visto in campo. Siamo al 92' Nzola ha appena segnato - proprio grazie al palo, stavolta amico - e la Fiorentina si fonde in un mucchio sotto la Fiesole. Sono immagini che, riguardandole, fanno dire a molti che questo possa essere il momento della svolta. Il cambiamento impercettibile - o quasi- in una routine stagionale sfortunata ha portato a questo. Dalla notte dal sapore britannico Vincenzo Italiano ne esce bagnato ma, per una volta, "fortunato". 

Riscatto. Il tecnico viola sa bene di non aver superato la tempesta Brugge, ma sorride soprattutto per come è arrivato il successo. Ad essere decisivi, nel momento cruciale della stagione, sono stati tre dei calciatori più criticati nell'ultimo periodo. Riccardo Sottil, accusato spesso di non essere all'altezza della maglia da titolare della Fiorentina, ha silenziato le critiche dopo quattro minuti con un replay (ancor più bello) della rete di domenica al Sassuolo, palla spostata sul destro una volta arrivato al vertice dell'area e botta secca sul secondo palo, un trademark ormai del numero sette, più violento e meno stiloso del famigerato "tiraggir" di Insigne ma lo stesso efficace in queste ultime due gare. Non solo: finché è stato in campo, il numero sette si è prodotto anche in una prova di abnegazione difensiva, questa sconosciuta fino a pochi giorni fa. L'infortunio alla clavicola (qui il report) lo ha tolto dal campo ma non ha cancellato l'impressione di aver visto una delle migliori prove in carriera del classe '99. Poi c'è Andrea Belotti, prima di ieri una rete in 17 partite, più di mille minuti in viola con solo una gioia, contro il Frosinone. Ieri, per un attimo, il Gallo è sembrato quello di Torino, con una girata da rapace vero per il 2-1. E poi l'apoteosi della rivalsa, la chiusura (o l'inizio) di una parabola narrativa degna di un film hoolywoodiano, M'bala Nzola che entra e, da quasi fuori-rosa decide una semifinale europea. Chi l'avrebbe mai detto. Tutto bellissimo. Tutto assurdo, inimmaginabile fino a qualche ora fa. Se anche il palo sorride alla Fiorentina, se Nzola fa impazzire i 27mila del Franchi per un gol all'ultimo respiro, può darsi che il vento sia cambiato.