Le pagelle dell'Italia - Tutte promosse. Giacinti e Bonfantini decisive, che impatto Cambiaghi

Italia-Olanda 2-0
4' Giacinti, 59' Bonfantini

Giuliani 6,5 - Ci si aspettava una serata più impegnativa per la numero uno azzurra che invece viene chiamata poche volte alla parata e quando succede dimostra di essere attenta. Bene anche nelle uscite sia alte sia basse, qualche rischio calcolato coi piedi, ma si disimpegna bene comunque.

Bartoli 6 - Pelova non le dà grandi grattacapi, mentre Brugts quando la affronta le scappa via in un paio di occasioni nella ripresa. Tiene la posizione senza affondare troppo sulla fascia di competenza dando una mano anche in mezzo quando serve. Dal 67° Salvai 6 - Si piazza in mezzo per aumentare la fisicità della difesa per respingere gli ultimi assalti olandesi.

Lenzini 6,5 - Gara autoritaria in mezzo alla difesa dove non concede nulla a Beerensteyn, che conosce bene, non facendosi mai sorprendere neanche sui lanci in profondità. Chiude da terzina destra e anche li non commette errori.

Linari 6,5 - A lei la fascia che fu di Gama. A testa alta guida la linea difensiva non facendosi praticamente mai sorprendere dai lanci profondi delle avversarie e andando anche a pressare alta a centrocampo per interrompere le trame avversarie.

Boattin 6 - La meno brillante della difesa con i Paesi Bassi che dal suo lato si rendono pericolosi, senza però mai sfondare realmente. Attacca poco la profondità come invece ci ha abituato con la Juventus.

Bonfantini 7 - Una delle migliori in campo, non solo per la rete del raddoppio. Gioca a tutta fascia incrociando gli scarpini con lo spauracchio Brugts che le va via solo in un paio d’occasioni nella ripresa. Dal 67° Bergamaschi 6 – Meno arrembante della compagna anche perché c’è da blindare il 2-0. Non rinuncia comunque a farsi vedere in profondità anche se vie e poco assistita. Bene nei ripiegamenti difensivi.

Caruso 6,5 - Il compito del centrocampo azzurro sulla carta è complicato visto il valore delle avversarie, ma lo rende più semplice mettendo in campo tutta la sua qualità unita a grinta e corsa. Attacca meno la profondità, ma in mezzo è difficile superarla.

Giugliano 7 - Come la compagna di reparto non sbaglia praticamente nulla in mezzo al campo e pronti-via manda in porta Giacinti che ringrazia e sblocca la gara. Sta vivendo probabilmente la miglior stagione della sua carriera e ci tiene a ribadirlo anche in azzurro.

Greggi 6 - Al solito si sdoppia fra corsia sinistra e il ruolo di mezzala e lo fa con agonismo e attenzione andando a pressare le avversarie per non farle ragionare. Strappa palloni e li gioca con calma e precisione.Dal 56° Galli 6,5 - Non fa rimpiangere la compagna mettendo in campo ancora più fisicità per respingere le olandesi. E sfiora anche il tris con un gran tiro dalla distanza.

Giacinti 7 - Primo affondo e va subito in gol da centravanti vera. Poi il solito lavoro per tenere alta la squadra sia giocando spalle alla porta sia attaccando la profondità mettendo in crisi l’esperta Spitse che fatica a tenere il suo passo. Sempre più riferimento di questo nuovo ciclo azzurro. Dall’80° Beccari SV - Entra per far rifiatare la centravanti e dà il suo contributo nel mantenere il vantaggio.

Bonansea 6 - Alla Juve gioca poco, ma in Nazionale è una titolare. Gioca una gara di grande sacrificio e generosità ripiegando su Grant quasi fosse un’esterna di centrocampo più che una seconda punta. Lo sforzo le costa un po' di lucidità a ridosso dell’area. Esce dopo aver dato tutto. Dal 56° Cambiaghi 7 - Entra ed è subito un fattore con il cross da cui nasce il raddoppio azzurro. Prima da esterna e poi più accentrata mette sempre in difficoltà le avversarie con la sua freschezza e velocità. L’unico neo è uno stop errato in area in un’occasione che poteva valere il 3-0.

Andrea Soncin 7 - L’Italia è un’altra squadra rispetto a quella vista nelle amichevoli di febbraio. Ha studiato bene le avversarie e trovato le giuste contromosse per mettere in difficoltà una dei top team europei (quarta in Nations League). Il gol in avvio certamente a facilitato il compito, ma si vede che è una giocata studiata e non estemporanea. Azzecca i cambi, in particolare quello fra una Bonansea stremata e una Cambiaghi che spacca subito la gara. Questa Nazionale ora se la gioca a viso aperto con tutte, proprio come vuole il suo tecnico.