Terry: "Villas Boas al Chelsea mandò me, Drogba e Lampard in Economy. Perse lo spogliatoio"

"Villas Boas provò a farmi fare 13 ore di volo verso Hong-Kong in Economy. Appena arrivato al Chelsea, in quel momento, perse lo spogliatoio". Al podcast Up Front With Simon Jordan John Terry racconta un curioso retroscena risalente al 2011, quando André Villas-Boas venne ingaggiato dal Chelsea dopo aver vinto l'Europa League con il Porto, da giovanissimo, il più giovane ad esserci mai riuscito.

L'avventura dell'allenatore portoghese non andò bene, forse anche perché cominciò con il piede sbagliato, stando alle parole dell'ex capitano e leggenda dei Blues: "C'erano alcuni ragazzi delle giovanili che andavano in prima classe e questo era il suo modo per farci sapere che nessun giocatore era al di sopra di lui".

Peccato, però, che in quel Chelsea c'erano calciatori che avevano segnato un'epoca. Lampard, Drogba. Terry per l'appunto. "Salii sull'aereo e dissi che non saremmo andati da nessuna parte fino a quando i ragazzi non sarebbero andati a sedersi in Economy. Quello era il posto di chi aveva portato il club ad essere quello che era diventato in quel momento e che è oggi. Arrivò Villas Boas e lo ripetei anche a lui: 'L'aereo non parte finché i ragazzi non si spostano'. Per i ragazzi non c'erano problemi, anzi alcuni vennero da me a dire che si sarebbero spostati".

Ma non era mica finita qui. "Il problema - prosegue Terry - è che a deciderlo doveva essere l'allenatore, la decisione doveva arrivare da Villas-Boas. Che alla fine cambiò idea. Aveva provato a farsi rispettare così, al primo giorno, ma aveva subito fallito". Poi conclude con una battuta: "Ve l'assicuro, l'aereo non sarebbe partito se non si fossero spostati. Almeno non con me, Drogba e Lampard a bordo".