Gazzetta dello Sport - "Si giochi Cagliari-Roma". Ma i giallorossi sperano ancora
Una batosta con l'arresto del presidente, ma anche una carezza. Soprattutto per la squadra del Cagliari. Ieri l'avvocato Benedetto Ballero, legale di Cellino, ha vinto il ricorso al Tar contro lo 0-3 inflitto al club rossoblù per la mancata disputa della partita con la Roma dello scorso 23 settembre. Il Tar della Sardegna si è pronunciato e ha disposto «il differimento ad altra data della gara Cagliari-Roma».
«Speriamo di riuscire a far rigiocare questa sfida», ammette con soddisfazione Ballero. Ora sarà l'avvocato Grassani a occuparsi dell'aspetto sportivo. «Non si può prescindere da questa decisione. Ora la parola spetta all'Alta Corte del Coni che dovrebbe riunirsi entro marzo con sentenza inappellabile. Lì porteremo le nostre ragioni. Per ora è un punto a nostro favore», ha detto il legale bolognese. «Ora dobbiamo vincere ogni partita», avrebbe aggiunto il presidente del Cagliari Cellino da Buoncammino.
La replica. La parte lesa, cioè la Roma (difesa dall'avvocato Saverio Sticchi Damiani), non ci sta. Quella partita ritiene di averla vinta e i tre punti le spettano. La società giallorossa aspetta il Consiglio di Stato. Ed è sicura che non si rigiocherà. La Roma sosterrà che il giudice sportivo le ha dato partita vinta in base al mancato rispetto di un'ordinanza prefettizia. Per il club è assurdo prevedere la retroattività».
Quale stadio? La vicenda che ha portato Cellino, sindaco e assessore di Quartu, riporta, però, alla ribalta la drammatica vicenda dello stadio. In quale campo giocherà il Cagliari la prossima partita interna col Torino il 24 febbraio? Secondo alcune voci Is Arenas verrà posto sotto sequestro. Proprio mercoledì era stata rinviata di 15 giorni la verifica sui lavori da fare per omologare l'impianto. Il vice prefetto Carolina Bellantoni ha in mano la questione, diventata delicatissima. Per ogni partita era il sindaco Mauro Contini che dava l'autorizzazione.
Ora questa funzione potrebbe esercitarla il vicesindaco Di Cesare. Che però, ieri, è stato denunciato, insieme a un altro assessore quartese: Falqui. Insomma: Trieste, Parma, Livorno, Torino si preparino ad accogliere i rossoblù, incolpevoli in questa tristissima vicenda.