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Rafael Carioca, il rimpianto di Corvino

Rafael Carioca, il rimpianto di Corvino
venerdì 19 dicembre 2008, 14:222008
di Francesco Letizia

Piaceva a Pantaleo Corvino, ma sono arrivati prima i Russi con una proposta indecente, scopriamo insieme chi è Rafael Carioca, 19enne che tanti in Brasile già paragonano ad un mostro sacro del centrocampo come Carlos Dunga.

Rafael de Souza Pereira, detto Rafael Carioca, nasce il 18 giugno 1989 a Rio de Janeiro (Brasile): a sei anni inizia a giocare a calcio, entrando a far parte di uno dei migliori vivai di Rio, quello del Pão de Açúcar, più volte campione di Brasile a livello giovanile. Dopo un breve passaggio nel Profute, nel 2007 viene notato dal Gremio Porto Alegre: anche a causa delle difficili condizioni economiche della sua famiglia, accetta la chiamata dei nerazzurri.

I primi mesi all'Olimpico però non sono così facili: il clima più freddo della città gaucha e la distanza dai suoi familiari tentano il ragazzo per un ritorno a casa. I successi con la maglia Tricolor però iniziano ad arrivare e dunque Rafael stringe i denti, sperando di percorrere le orme di Ronaldinho, Anderson e Lucas Pezzini, cresciuti proprio nelle giovanili del Gre. Grazie alla sua personalità. Rafael Carioca diventa capitano della squadra under 19 che disputa la Copinha Sao Paulo, a gennaio 2008: durante il torneo giovanile più importante del Brasile, si merita il titolo di miglior centrocampista del torneo.

179 centimetri per 72 kg, Rafael è un centrocampista completo, con ottima visione di gioco e grande capacità di tenere palla: forte anche fisicamente oltre che dotato di un ottimo bagaglio tecnico, fa di una delle sue armi principali la grinta e la personalità da grande leader che mostra in campo. Bravo ad inserirsi anche in fase offensiva, ma soprattutto di enorme utilità in fase di costruzione dell'azione quanto in quella di rottura, qualcuno in Brasile lo ha già paragonato ad un mostro sacro del suo ruolo, quel Carlos Dunga attuale commissario tecnico della Seleçao.

Un paragone illustre quanto scomodo, ma che dal suo esordio in prima squadra Carioca ha dimostrato di meritare: dopo l'esordio nel campionato Gaucho il 26 marzo contro il 15 de Novembro e qualche problema con l'ex allenatore Vagner Mancini, ha trovato continuità sotto la guida di Celso Roth, che gli ha affidato la maglia da titolare nella giovane squadra che ha lottato fino alla fine per la conquista del Brasilerao.

Il suo attuale score è di 37 presenze con la maglia nerazzurra: non aumenteranno, visto che la scorsa settimana il suo cartellino (che apparteneva per il 60% al Gremio ma per il restante 40% ancora al Profute) è stato ceduto allo Spartak Mosca per una cifra vicina ai 9 milioni di euro. Il giocatore non era molto convinto di accettare l'avventura russa, visto il successo alterno che hanno avuto i suoi connazionali nella Russian Premier League (alcuni ambientati bene, come Wagner Love, altri no, come Thiago Silva), ma il ricco quinquennale garantito dai moscoviti ha contribuito in maniera determinante alla scelta.

Una cifra importante, ma ancora abbordabile che non lega dunque in maniera indissolubile il suo futuro allo Spartak: nel frattempo Rafael, già nazionale under 19, dovrebbe disputare il Sudamericano Sub20 in Venezuela a gennaio e per alcuni è già un candidato importante per il centrocampo della Seleçao maggiore. Il diesse della Fiorentina Pantaleo Corvino è sulle sue tracce da diversi mesi, ma non ha potuto competre con l'offerta dei Russi: votato tra i migliori centrocampisti del Brasilerao alle spalle di Hernanes e Ramires, sarà per il futuro uno dei nomi più prestigiosi da tenere d'occhio per rinforzare la linea mediana di uno dei grandi club europei.