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Inter, Biasin: "La questione Zhang-Oaktree spiegata bene (che arroganza)"

Inter, Biasin: "La questione Zhang-Oaktree spiegata bene (che arroganza)"TUTTO mercato WEB
domenica 19 maggio 2024, 07:39Serie A
di Redazione TMW
fonte Fabrizio Biasin per LINTERISTA.IT

Oggi è giorno di festa (“un’altra?”. Un’altra) e i giorni di festa sono sacri.
L’Inter riceverà ufficialmente lo scudetto della Seconda Stella e una volta di più sarà tutta ‘na bellezza.
E venerdi' invece la squadra ha portato a casa il sacro Ambrogino d’Oro. E giovedì c’era Thuram vestito come Batman al premio Gentleman.
E lunedì tutti quanti festeggeranno come matti al Castello Sforzesco. Ed è tutto molto bello.

E allora sarebbe fantastico chiudere qui e fottersene, ma il 20 maggio è una data parecchio importante, quella che decide se l’Inter andrà avanti con la famiglia Zhang o se ripartirà dal Fondo Oaktree. E quindi tocca fare ordine in un ginepraio di notiziole e incasinamenti vari da cerchio alla testa, ma ci proviamo.

Partiamo da una fonte affidabilissima, il Financial Times, secondo cui “la struttura del prestito concesso da Oaktree a Zhang prevedeva una condivisione dei profitti derivati dalla vendita dell’Inter”.
Nodo importante. A suo tempo gli americani avrebbero concesso il prestito da 275 milioni a Zhang (380 da restituire entro lunedì, compresi gli interessi) solo a fronte di una promessa: nel corso di questi anni aumentate il valore del club, attirate acquirenti, vendete e, infine, dividiamo il conquibus.

In realtà la proprietà cinese dei campioni d’Italia non ha dato troppo peso a coloro che hanno manifestato interesse ad acquistare e, in generale, ha sempre sparato cifre altissime (1,2 mld).
Un po’ come dire: amici cari, andiamo avanti noi. Questo sarebbe il motivo del recente ostruzionismo e fastidio manifestato dal Fondo Oaktree: se Zhang si accordasse con Pimco, alla “Quercia” verrebbero in tasca “solo” gli interessi del prestito (un centinaio di milioni) ma non i dividendi derivati dalla cessione del club che - ben lo sappiamo – negli ultimi anni ha decisamente aumentato il suo valore.

Il dato di fatto (nota romantica, cosa che nel mondo dell’alta finanza conta come Renato, ovvero zero) è che Steven Zhang si è effettivamente affezionato ai nerazzurri, a Milano, a una realtà che non conosceva e ora lo ha conquistato. Per questo non ha mai preso in seria considerazione l’ipotesi di cessione, messa da parte anche a causa dall’ormai celebre processo con China Construction Bank (320 cucuzze da restituire a titolo personale e per le quali è stato chiesto il pignoramento dei beni su suolo italiano). Per sintetizzare: l’affare con Pimco rischia di saltare perché, banalmente, a Oaktree non conviene.

Altro? Ecco. Pare che nel frattempo i signori della Quercia stiano vagliando proposte di acquisto tra quelle in qualche modo scartate da Zhang. Ma qui siamo veramente nel campo delle ipotesi e, allora, non possiamo fare altro che procedere secondo logica: o gli americani hanno già un acquirente a cui passare il club, oppure stanno pensando di cedere il “diritto di escussione” a una qualche entità disposta a cacciare più dei famosi 380 milioni dovuti dai cinesi (è bene ricordare che in caso di escussione, Oaktree dovrà riconoscere a Suning una cifra pari al “valore equo di mercato”). E quindi? Come andrà a finire? Tocca preoccuparsi? E quindi niente, bisogna attendere e farsi passare il mal di testa con un paio di considerazioni finali che devono essere “caposaldo” a prescindere:

- Comunque vada a finire l’Inter non avrà ripercussioni: il modello gestionale dei nerazzurri resterà lo stesso a prescindere, perché è interesse dell’eventuale nuovo proprietario procedere con le modalità che hanno “riattivato” il club.
- Per lo stesso motivo non cambierà la formula dell’autofinanziamento che abbiamo imparato a conoscere nel corso degli anni: il mercato anche quest’estate sarà a costo zero, Marotta e Ausilio faranno con le loro forze. È sempre faticoso far passare questo messaggio, ma l’esperienza ci ha insegnato che si può essere competitivi (o addirittura “più competitivi”) anche senza milioni da buttare.

Potete tornare a festeggiare in serenità, il cielo e bi-stellato e il futuro è ancora nerazzurro.
Amen.

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